C’era una volta…
Quella che raccontiamo è una storia scritta a più mani: quelle rugose e coraggiose di chi l’ha iniziata, e quelle tenaci ora impegnate nel tracciare le linee del futuro.
Raffaello Galardini ha inaugurato lo zoo il 19 aprile 1970, assecondando la sua grande passione per gli animali. La sua dedizione ed i continui investimenti gli hanno permesso di vincere la scommessa dando vita ad una struttura istituzionale sostenuta economicamente solo dai visitatori.
Lo zoo nacque con l’intento di mostrare da vicino animali mai visti. Il pubblico di allora, contrariamente a quello di oggi, non aveva la possibilità di scoprire il mondo naturale da documentari, viaggi, riviste, per cui forte era l’interesse pe tutto ciò che era esotico e quindi affascinante.
I colori di oggi
Le attività didattiche e di divulgazione
Oggi lo zoo è un luogo dove incontrare gli animali, conoscerli e imparare a proteggerli.
Le attività didattiche sono affidate al Laboratorio della Biodiversità, una struttura che all’interno del parco costituisce il vero e proprio centro didattico.
Il visitatore viene coinvolto in numerose attività attraverso le quali impara come agire per prendersi cura della natura. Una giornata allo zoo è così strumento per scegliere correttamente i propri animali da compagnia o per contrastare il commercio illegale di pappagalli, per conoscere il segreto del volo dei rapaci e scoprire come proteggere gli orsi.
Un impegno per la conservazione
Il Giardino Zoologico, oltre a prendersi cura delle specie presenti, partecipa a programmi internazionali di conservazione degli animali minacciati di estinzione (EEP European Endangered Species Programmes) in collaborazione con il network degli zoo europei. Forte è l’impegno nei progetti di conservazione in situ.
Per saperne di più consulta la pagina dedicata alla Conservazione
Ripensare agli spazi
Il lungo processo di rinnovamento è reso possibile grazie al sostegno dei visitatori. La storia che vogliamo raccontare oggi è quella dell’incontro tra uomo e natura, non solo negli aspetti di conflitto ma sempre di più in quelli di meraviglia ed incanto.
1- GLI ANIMALI DELLO ZOO NON SONO PRESI DALLA NATURA Sono nati qui o provengono da altri zoo. I trasferimenti seguono progetti per la salvaguardia delle specie minacciate o programmi di collaborazione tra zoo. 2-GLI ZOO LAVORANO INSIEME L’esperienza per il mantenimento delle specie deriva dal continuo scambio di informazioni tra zoo e la nascita non è sempre un evento eccezionale. In alcuni casi è necessario controllare la riproduzione per non avere troppi individui della stessa specie. 3-NON CI SONO FINANZIAMENTI Il Parco ha come unica fonte di finanziamento l’ingresso dei visitatori, molti dei quali scelgono di abbonarsi per sostenere ancora di più i nostri progetti e valori. 4-ANCHE TU PARTECIPI AI PROGRAMMI DI CONSERVAZIONE Entrando finanzi direttamente i nostri progetti di conservazione in natura. In questi anni siamo impegnati nella tutela del: Lemure catta- Lemure dal naso grande in Madagascar Orso bruno marsicano-Grifone-Aurora dell’Etna-Italia Leontipetco testa nera-Brasile Pinguino africano-Sudafrica Gibbone dalle guance rosa-Vietnam 5-IN CONTINUA TRASFORMAZIONE Negli ultimi 15 anni lo zoo ha intrapreso un processo di profonda trasformazione; stiamo lavorando per completarlo quanto prima.